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Cielo e notte, lampi e boati, stelle e costellazioni, e ancora, comete, bolidi, bagliori d'aurora e poi il mistero celato nei fenomeni astrali e il mistero ultimo che ci attende e ci sovrasta, quello più grande e impenetrabile: sono i protagonisti di alcune delle più belle poesie mai composte e che si sono volute raccogliere in questa antologia. Vengono qui individuati gli aspetti nevralgici della lirica cosmica pascoliana, corredati da delucidazioni di carattere astronomico. Il saggio è un lavoro prezioso non solo per la ricerca critica e filosofica, ma anche per l'indagine più generale sul tema cosmico nella letteratura, che sonda aspetti inediti e riscopre l'importanza dello studioso pascoliano Ettore Cozzani, troppo frettolosamente dimenticato.I componimenti antologizzati trovano nuovi orizzonti interpretativi: è questo il caso di certe poesie, quali Il Bove, X agosto, Lampo, Nebbia, riconducibili a una dimensione astrale, dove si intersecano l'immensità della materia cosmica e lo smarrimento dell'"uomo pendulo", che prende coscienza della precarietà della vita in un universo che tanto gli è estraneo e tanto gli assomiglia.